La tensione superficiale
Questo esperimento è facile da svolgere anche in casa.
Cosa ti serve
- una vaschetta o un catino
- carta da cucina
- una graffetta
- acqua
- una bacchetta o una matita
Cosa devi fare
Ritaglia un quadrato di carta da cucina per una larghezza di 5 centimetri ca.
Versa acqua colorata nella vaschetta, per un livello di almeno 4 centimetri.
Appoggia una graffetta sulla carta da cucina e appoggia la carta sull’acqua.
Attendi che la carta assorba l’acqua e delicatamente colpisci la carta con la bacchetta per farla affondare.
Cosa osservi
- Cosa succede alla graffetta?
- Galleggia o affonda?
- Qual è la forma dell’acqua intorno alla graffetta?
Cosa hai annotato
La graffetta galleggia e intorno ad essa l’acqua forma una leggera depressione.
Sperimenta da solo
Hai mai giocato a far saltare i sassi sull’acqua? Saltellano meglio i sassi piatti o i sassi tondeggianti? Riescono a saltellare anche se vengono lanciati lungo il lato sottile?
Prova a colpire uno specchio d’acqua (se usi un catino evita di mettere molta forza e stai attento a non versare l’acqua sul pavimento) con il palmo della mano e con la mano di taglio: avviene la stessa cosa? La mano trova resistenza o penetra facilmente nell’acqua?
Osserva una gara di tuffi: perchè i tuffatori pongono le mani davanti al viso? Hai mai visto un tuffatore che entra in acqua in modo errato? Solleva pochi spruzzi o molti spruzzi?
Che cos’è il fenomeno della tensione superficiale
La tensione superficiale è la capacità delle molecole d’acqua di legarsi in superficie con legami chimici deboli, questi legami formano una sorta di pellicola particolarmente resistente alle forze di compressione (es. una manata sull’acqua) e minimamente resistente alle forze di taglio (es. la mano che colpisce l’acqua con il taglio, appunto).
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